Kamae: mettersi in guardia.

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Uncategorized
Picture

Nel budo si dice spesso; «ciò che è importante è Kamae». Kamae però non appartiene solo al Budo ma anche ad altre arti quali ad esempio fiori, calli- grafia, te; nel football, nella boxe, nel tennis, Kamae è ugualmente importante.

Nella lingua giapponese Kamae ha per significato: prepararsi, mettersi in guardia. Il verbo kamaeru si traduce con fabbricare, preparare, attendere con intensità, stare all’erta.

L’ ideogramma cinese di Kamae è costruito dalla chiave  «legno»; il seguito dell’ideogramma raffigura il perno e la mortasa che rappresentano l’insieme indissociabile della carpenteria. Così il Kamae di cui si parla nel Budo, consiste a prendere in rapporto ad Aite la posizione più vantaggiosa possibile. Sia che siano due singoli o due armate a fronteggiarsi, in qualsiasi circostanza Kamae è importante.

Non si può tradurre semplicemente Kamae in forma. È inutile rammentare che Kamae contiene contemporaneamente le forze del Kl e il potere di percepire tutti i dettagli. Al Kendo il Kamae del kendo; al judo il Kamae del judo; al tennis il Kamae del tennis; nell’aikido si utilizza hamni no Kamae (guardia di profilo).

Partendo da una buona posizione naturale (shizentai) in piedi, gambe allargate alla larghezza delle spalle, il piede sinistro avanza mentre il piede destro trascinato naturalmente ruota. Abbiamo la guardia a sinistra: hidari hamni. Inversamente, abbiamo la guardia a destra: migi hamni. Se i due avversari prendono la medesima guardia, piede destro o piede sinistro avanti, otteniamo ai hamni no Kamae; se al contrario, i due avversari hanno la guardia opposta, l’uno il piede destro in avanti, l’altro il piede sinistro o viceversa, diciamo gyaku hamni no kamae. Ora, se in hidari (omigi) hamni il piede sinistro (o il destro) avanza di un passo come in irimi e se il piede arretrato segue, l’alluce nell’allineamento del tallone e del pollice del piede sinistro (o destro) in avanti, siamo nella posizione o guardia, detta: hitiemi o ura sankaku.

Con la spada si utilizza migi hamni. Con il jo o a mani nude la guardia di base (fondamentale) è la guardia a sinistra hidari hamni.

Perché hitoemi è la guardia fondamentale dell’Aikido? Perché hitoemi permette di muoversi facilmente di fronte a qualunque attacco, e di là, praticare tutte le tecniche e di assimilarle. Ciò non di meno bisogna arrivare a superare le Kamae, il vero Kamae è il Kamae senza il Kamae, di modo che possiate trovare la risposta buona, quale che sia l’attacco, in qualunque luogo, in qualunque momento, a partire da qualunque posizione.

O’Sensei dice: “Non guardate gli occhi di Aite, il cuore si fa aspirare dagli occhi di Aite, non guardate la sciabola di Aite, la mente si fa aspirare dalla sciabola di Aite, non guardate Aite assorbireste il Ki di Aite. Il Bu di verità è una pratica con lo scopo di assorbire Aite nella sua totalità. «Mi reggo in piedi semplicemente»“.

Lascio ciò alle vostre riflessioni – traetene l’essenza.

(estratto da “Aikido: etichetta e disciplina” di Tamura Nobuyoshi – Edizioni Mediterranee)